Gli attacchi di panico sono quindi caratterizzati da stati di ansia molto forte che insorgono per lo più in modo inaspettato. Li troviamo associati spessoa sensazione di morte imminente, perdita del controllo o paura di impazzire.
I sintomi fisici esperiti sono numerosi tra questi spesso il paziente evidenzia la fatica a respirare (in concomitanza con un senso di oppressione toracica), il dolore al petto, la tachicardia e le vertigini. Per l'intensità e la gravità dei sintomi in prima battuta è fondamentale che vengano esclusi problemi fisici. Per questo spesso l'inviante allo psicoterapeuta è il medico di base e/o lo specialista che ha verificato l'assenza di un problema di origine fisica e ha ipotizzato che invece si tratti di un problema di gestione di ansia / stress. Una volta accertata la natura psicologica degli attacchi è possibile iniziare il percorso di terapia. Gli attacchi di panico variano tra loro sia per intensità, che per gravità. Possono avere una frequenza moderata e presentarsi in modi svariati: una volta alla settimana per mesi, oppure essere più frequenti ma presentarsi per settimane e poi non ricomparire per lunghi periodi di tempo. Ogni paziente ha il suo racconto che va ascoltato e compreso con attenzione per iniziare il percorso terapeutico. Se gli attacchi di panico si presentano in correlazione con altri disturbi si specifica la diagnosi psichiatrica principale. Un esempio può essere la diagnosi di disturbo post-traumatico da stress con attacchi di panico. Se gli attacchi si ripetono, compaiono senza una ben chiara causa scatenante, e mantengono il soggetto in uno stato di preoccupazione e timore per successivi possibili attacchi allora parliamo di “disturbo” e nello specifico di disturbo di panico.